UNIHOCKEY

Il floorhockey nasce negli Stati Uniti negli anni ’50, nome che diventa poi floorball per la presenza di una pallina al posto del disco. Inizialmente utilizzato per l’allenamento a secco dei giocatori di hockey su ghiaccio, presto si diffonde  nelle università scandinave, col nome di unihockey (dalla contrazione di “university hockey”). In Italia fa la sua apparizione nei primi anni ’90, per volontà di alcuni insegnanti di educazione fisica. Nel 1996/97  nasce a Varese la prima squadra, che partecipa ai tornei in Svizzera. Nel dicembre 2000 otto società fondano la Federazione Italiana Unihockey Floorball, che nel 2001 organizza il primo Campionato Italiano.

L’unihockey è un gioco veloce, dinamico e divertente. Nato all’inizio degli anni ’90 come sport scolastico, oggi è divtato un’interessante disciplina sportiva. Ciononostante, non ha perso i punti di forza che lo rendono uno sport adatto alle lezioni di educazione fisica. Per praticarlo basta poco materiale, è facile da imparare ed è molto divertente. Stimola il pensiero di squadra e grazie alla sua elevata intensità, permette un’esperienza di gioco di successo.

L’unihockey  è un gioco in cui i contrasti sono molteplici e spesso avvengono in velocità, per questo è consentito soltanto il contatto spalla a spalla. La stecca non va alzata dopo il tiro oltre l’altezza dell’anca. La pallina va sempre controllata con la paletta sotto l’altezza del ginocchio.

 

Toccare la pallina con le mani o con la testa comporta un'infrazione. Non è inoltre ammesso colpire, bloccare, sollevare o calciare la stecca dell'avversario, e naturalmente non si possono colpire nemmeno gambe o piedi. Per infrazioni gravi i giocatori vengono espulsi per alcuni minuti (2'-5') di gioco costringendo così la squadra a giocare in inferiorità numerica. In generale tutte le situazioni che creano pericolo ai giocatori sono vietate. 
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