Roberto Girelli

Eravamo ormai verso la fine della primavera 1984 ed io ero studente all’I.S.E.F. di Verona. Partecipai ad un corso di aggiornamento sulla ginnastica artistica organizzato dalla Bentegodi e pochi giorni dopo mi venne chiesto se ero disponibile ad insegnare ai corsi di avviamento.  L’idea mi piacque, anche se ero un po’ perplesso in quanto conoscevo pochissimo questo sport, così accettai e nell’ottobre 1984 iniziò la mia carriera di istruttore di ginnastica artistica. L’anno seguente mi fu affidato anche un gruppetto di preagonisti: ricordo che preparavo scrupolosamente ogni singola lezione e che passavo diverse ore a guardare gli allenamenti tenuti dagli altri istruttori, tempestandoli di domande. Un paio d’anni più tardi ci fu una crisi fra i tecnici del settore maschile e tutti abbandonarono l’incarico in poco tempo, perciò mi ritrovai praticamente da solo, ma decisi di proseguire, incoraggiato nella mia scelta da Gaetano Malignaggi. Ne seguì un lungo periodo di apprendimento, a stretto contatto con alcuni dei migliori tecnici del Veneto: Ivan D’Este a Mestre,  Andrea Agnolin a Bassano, Fabio Busolo a Vicenza e Francesco Schiavo a Padova. Con loro si è poi creato negli anni anche un rapporto di amicizia.

 

Era la fine degli anni ’80 e la sezione maschile era numericamente esigua. Inizialmente scelsi di puntare sulla quantità, così incrementai il gruppo degli agonisti e preagonisti, che divenne di 30-40 bambini nel giro di un paio d’anni. Fui presto affiancato da Andrea Rossi e con lui il gruppo arrivò a 50-60 elementi, un numero molto elevato per il nostro sport! Capimmo che in quel momento avevamo toccato il limite raggiungibile all’interno della nostra realtà societaria, perciò da lì in poi lavorammo per mantenere la quantità ed al tempo stesso incrementare la qualità dei nostri ginnasti.

Ho percorso tutte le tappe della formazione tecnica, conseguendo il brevetto di “Istruttore Federale” a Tirrenia e Madonna di Campiglio nel 1994 e diventando “Giudice Nazionale” a Padova un paio d’anni più tardi. Per me la ginnastica artistica è uno sport estremamente valido perché aiuta chi lo pratica a crescere come persona; insegna a lavorare tenacemente per raggiungere traguardi che col tempo diventano sempre più personali, soggettivi, e che sono in grado di dare grandi soddisfazioni interiori anche aldilà del risultato espresso dalle classifiche. In questi anni di lavoro siamo riusciti a creare una sezione con una buona stabilità ed all’interno della quale si lavora sempre in un clima molto piacevole e sereno, senza invidie ne’ gelosie. Ho avuto alcuni ginnasti specialisti molto validi fra il 2000 e il 2004. I più forti sono stati: Gioele Rollo alla Sbarra, Giuseppe Figliolia al Corpo libero e Paolo Foroni al Cavallo con maniglie, capaci di qualificarsi alla finale di specialità riservata ai migliori 6 ginnasti italiani specialisti, nelle categorie Junior e Senior.

Nel 2000 è poi iniziata una serie di aperture che miravano ad allargare il numero di praticanti e l’interesse intorno alla nostra disciplina sportiva: prima il corso di acrobatica per adulti, poi raddoppiato, quindi il trampolino elastico e l’attività di base presso la palestra “Masprone”, in zona stadio, ed al palazzetto di Scienze Motorie, in Borgo Trieste. Tutte queste iniziative hanno portato la nostra sezione a poco meno di 200 tesserati, cifra davvero notevole per la ginnastica artistica maschile!

Nell’ottobre 2004 ho allargato il mio interesse al trampolino elastico, intraprendendo un percorso agonistico con alcuni ragazzi e proiettandomi l’anno seguente nell’attività nazionale, grazie all’ingresso nel gruppo di alcuni atleti dalle buone capacità acrobatiche. Su tutti Luca Marconi, che nell’agosto 2006 ha avuto l’onore di indossare la maglia azzurra nella categoria Junior. Sono diventato giudice regionale di trampolino nell’estate 2006 ed ho giudicato la mia prima gara ufficiale nel giugno 2007, in un torneo nazionale disputato nel centro di Milano, sotto una delle gallerie che si trovano vicino al Duomo.

Da lì è stato un crescendo: nel 2007/08 ho abbandonato la ginnastica artistica per dedicarmi a tempo pieno al trampolino elastico, dato che Luca Marconi era entrato a far parte della nazionale maggiore, con l’enorme soddisfazione di partecipare da Senior a due gare di Coppa del mondo (Arosa e Albacete, giugno 2008). Ho quindi rifatto tutta la trafila tecnica, e nel 2010 ero diventato giudice nazionale e istruttore federale anche della sezione trampolino elastico.

Negli anni ho avuto alcuni atleti che si sono distinti nel panorama nazionale: ho infatti portato 4 individualisti a partecipare agli assoluti: Luca Marconi (bronzo nel 2006), Davide Pascucci (6° nel 2011), Michele Angelini (bronzo nel 2021 e argento nel 2023) e Sofia Pellissier (bronzo nel 2022). Quest’ultima è entrata a far parte della nazionale giovanile (2020) e successivamente di quella senior (2022), che sta effettuando il programma di preparazione olimpica.

Il mio percorso tecnico si è svolto principalmente grazie ai consigli tecnici di Luigi (Gigi per tutti) Meda, della società Milano 2000, e alla sintonia umana che ho trovato lavorando insieme a lui. Mi ha guidato e supportato in diversi momenti e in più maniere.

Gli atleti ottenuti dai ginnasti più rappresentativi sono comunque solo la punta dell’iceberg: la sezione trampolino elastico è cresciuta in maniera molto importante negli ultimi anni, arrivando a raggiungere la cifra record di 90 iscritti nella stagione 2022/23,  grazie ad un incremento dell’attrezzatura che ci ha portati, nell’estate 2022, a poter disporre di ben quattro trampolini.

Ovviamente anche per noi i risultati sono importanti, ma ciò che ci sta più a cuore è riuscire ad offrire un percorso di crescita ai ragazzi, creando una “famiglia allargata” in cui possano convivere serenamente atleti, tecnici e genitori.

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